Con Foggiapalooza le band dell'underground
cittadino provano a organizzarsi e a collaborare per la prima volta in
un progetto che non presuppone l'arricchimento del solito furbetto di
turno, pronto a speculare sulle aspirazioni frustrate dei musicisti. Per
la prima volta ci si organizza dal basso, tutti insieme, per dare una
prospettiva ad una scena, e forse un futuro. Una vetrina quindi, e da
oggi un modo per autofinanziare la
musica, in maniera orizzontale e condivisa. E, soprattutto, un agorà,
uno spazio di confronto per tutti quelli che intendono fare musica a
Foggia e non sentirsi soli in una città che non a torto viene paragonata
ad un deserto culturale.
Abbiamo provato a far attraversare
questo progetto alle band foggiane. Alcune hanno aderito in maniera
entusiastica, e sono immediatamente entrate a far parte del collettivo,
condividendo con noi tutti i passaggi significativi di questa
esperienza. La maggior parte delle band, a dir la verità, ha vissuto il
Foggiapalooza come l'esperienza di una sera, come l'ennesima suonata
gratis da archiviare, non interessandosi minimamente al progetto. E di
questo ci rammarichiamo profondamente.
Continuare ad inseguire
l'occasione della vita tramite concorsi farlocchi e truccati, oppure
provare a raccattare serate in improponibili locali davanti a quattro
gatti per quattro soldi, purtroppo, non paga. Non paga nemmeno
accontentarsi della propria dimensione di band cittadina, perchè a
Foggia ci sono diversi progetti che meriterebbero di uscire e avere
riscontro in ambito nazionale. Non paga, inoltre, farsi i cosiddetti
cazzi propri, perchè da soli non si va da nessuna parte. Così come non
paga, infine, tirar fuori cifre da capogiro per arricchire i soliti
volponi. Queste sono considerazioni che non vengono fuori dal nulla. C'è
una storia di fallimenti artistici a testimoniarlo.
Foggiapalooza è una cosa nuova. Piccola. In embrione. Ma nuova. E come
per tutte le novità, crediamo che valga la pena provarci se si vuole
davvero cambiare qualcosa nella realtà in cui viviamo. L'invito è quello
di partecipare, di vivere il nostro evento in maniera attiva, di
sostenerlo e di farlo crescere. Perchè potrebbe essere un'occasione per
tutti quelli che sostengono la musica indipendente, in città. Se poi
avete da fare altro, quella sera, che cade una sola volta al mese... lo
capiremo. D'altronde avete fatto altro negli ultimi venti anni, perchè
cambiare proprio adesso.
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