giovedì 3 gennaio 2013

FOGGIAPALOOZA NONA EDITION!!! SABATO 19 GENNAIO 2013!!!


La monnezza ci sta sommergendo. In tutti i sensi. Foggia ormai è lo scenario perfetto per simboleggiare il totale decadimento post- moderno e noi, noi giovani menefreghisti, abbiamo intenzione di portare all’estremo questa marcescenza cosmica svaporando i rifiuti in putride onde sonore. Per anestetizzarci. Oppure credete davvero che a febbraio va il PD al governo e la situazione migliora per tutti? AH AH AH! Balle! Le uniche prospettive buone sono salvare la pellaccia, onorare il Natale (che rimane a tutti gli effetti la miglior festività) e fingersi tristi per tutto il resto dell’anno. Così quando lo stronzo di turno vi chiederà se avete trovato lavoro, potrete sempre scoppiare in lacrime, evitando così di rispondere.

In tutto ciò c’è il Foggiapalooza. Che non rappresenta affatto un elemento di discontinuità rispetto allo sfacelo urbano da cui proviene, anzi. Foggiapalooza prova ad enfatizzare in maniera entusiastica la deriva sociale e igienica a cui è approdata Foggia ormai da anni, (dal 1995 direi, anno della retrocessione in serie B), proponendosi come sua ideale colonna sonora. I cumuli di rifiuti che si adagiano sulle nostre sgarrupate strade come dei vecchi sgarrupati (che metafora!) necessitano della nostra musica per esprimere al meglio la propria essenza. Esiste una città più brutta di Foggia? Questa è la domanda a cui solo Sgarbi ha saputo rispondere. Sono ancora in troppi a sostenere che Potenza è peggio. Noi, sabato 19 gennaio, gli faremo cambiare idea. Foggiapalooza 9!


SOLQUEST (ambient da Perugia)


Ad aprire la serata è Solquest, eclettico polistrumentista proveniente da Taranto ma residente in Perugia. Spesso la parola eclettico viene utilizzata per definire quegli artisti il cui unico obiettivo è proporre dei pipponi non-sense completamente autoreferenziali che nessuno è in grado di comprendere, spacciandosi così per geni incompresi. Be, questo è proprio il caso del nostro Solquest, il quale nella sua lunga e poliedrica carriera ha saputo incontrare gli sfavori del pubblico di tutta la penisola con un’ostinazione tanto ferrea da portarmi a credere che, probabilmente, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio genio. A dicembre 2012 è uscito il suo nuovo album che si intitola “In spite of black clouds over my head, I still got a rainbow in my hands”. E’ il suo settimo lavoro. Al di la delle facili ironie con cui provo volgarmente a strappare sorrisi a scapito dei talenti che mi accingo a descrivere, devo rivelarvi che ho visto una volta, due anni fa, un suo live in quel di Bari e sono rimasto incantato. Il Solquest infatti costruisce nel corso del proprio set dei veri e propri muri sonori in maniera graduale, aggiungendo pian piano minimali alchimie alla struttura del suo brano, che diventa una sorta di work in progress. Se abbiamo deciso di farlo scendere da Perugia un motivo ci sarà. Sarete voi a capire quale.


Preti Pedofili (post-rock da Foggia)

Avremmo evitato di proporvi nuovamente il tedioso set dei Preti Pedofili se non fosse che non si sono ancora esibiti al Foggiapalooza con la novità che ammanta di freschezza e compiacenza il loro fallimentare progetto musicale. E questa novità è evidentemente l’entrata nella band, in veste di bassista, del carismatico Enrico Romano, una delle personalità più appariscenti dell’intera scena musicale foggiana. Inoltre i nostri Preti potrebbero anche proporvi dei brani inediti, visto che dopo due album, scivolati mestamente tra l’indifferenza generale, hanno deciso di rilanciarsi con uno split ep di imminente uscita con i celeberrimi Nastenka aspetta un altro, vera e propria gemma dell’underground foggiano. Insomma i motivi per godervi questo set non sono pochi, non sono nemmeno molti in realtà, sono due, appunto. Vi bastano? E fateveli bastare perché questo offre la casa.


Keet’em Murt (Punk da Pescara, San Severo)


I Keet’em Murt sono gli headliner della serata. Il loro punk devastante, diretto e saltellante allieterà il nostro sabato sera. Pensate che questo gruppo è in giro dal 2008. Non so molte cose su di loro quindi cercherò di sopperire a questa mancanza di informazioni sparando cazzate. Scherzo. Vi copio e incollo un estratto di una recensione che ho trovato su punk4free.org, relativa al loro disco di esordio “Nero disilluso”: “i Keet'em Murt (noto appellativo pugliese per definirti l'ultimo delle merde), sono un gruppo coerente e preciso, come nella musica cosi' nelle tematiche; che pur non usando tempistiche da formula uno riesce a caricarti, non riesco pero' ad inserirli in nessun contesto (..meglio..), se non nella realta' in cui vivono, sara' che sono di parte, sara' che sono miei compaesani, ma qui nessuno mi paga quindi.. anzi sapete che vi dico, se non vi piacciono siete solo dei modaioli del cazzo.” Che dire. Con delle motivazioni così solide a perorare la loro causa non ci resta che prepararci a pogare di brutto per dimostrare di non essere affatto dei modaioli. Del cazzo per giunta. Viva i Keet’em Murt!


Sin Lies Bolder (Alternative rock da Foggia)


Sin lies bolder è un verso di una canzone degli Alice in Chains, Bleed The Freak, contenuta nell’album Facelift (1990). Quante cose so. “When the pig runs slower Let the arrow fly When the sin lies bolder I'll pluck out thine eye” che significa “Quando il maiale corre più lentamente fai volare la tua freccia, quando il peccato giace più audace, io ti caverò l’occhio”. In pratica non significa un cazzo, come il 99% dei testi grunge e soprattutto i testi di Lane Stanley, noto eroinomane che faceva il cantante per pagarsi le dosi sempre più abbondanti con le quali si è poi ammazzato. Sto ovviamente scherzando. E chi non capisce la mia gretta ironia è un bifolco. Gli Alice in Chains sono sicuramente uno dei progetti più interessanti degli anni ’90, e tutta la scena grunge di quel periodo ha lasciato profondi solchi nei cuori della mia generazione. I Sin Lies Bolder proveranno a rinverdire quelle sonorità e quell’humus che oggi forse viene riscoperto in maniera più consapevole, con una formazione composta da cinque solidi musicisti foggiani. Saranno loro a concludere la serata.


Conclusioni spicciole. Foggiapalooza è gratis è lo sarà sempre. Come Facebook. Se preferite andare a ballare, come sempre, siete fuori. Se siete dei cretini, siete fuori. Se siete fighetti, siete fuori. Se siete punkabbestia siete fuori. Praticamente siamo intolleranti verso tutte le tipologie di persone, di conseguenza siamo i più tolleranti di tutti. Se volete offendermi in privato per le stronzate che scrivo, vi do il consenso di farlo. Non mi offendo. Almeno in privato. (questa è degna di Davide De Vito).


SABATO 19 GENNAIO 2013. START ORE 22. FOGGIAPALOOZA 9. RIEMPIAMO DI COLOR…no aspè com’era DIAMO UNA COLORATA ALLA NOSTRA CITTA’!

STAY FOGGIA? STAY PALOOOOOOOOOOOOOZA!!!