mercoledì 20 giugno 2012

Foggiapalooza 4: Il report

Foggiapalooza 4 è andato agli archivi ed ha portato a casa un importante risultato. I livelli di guardia del volume sono stati ampiamente superati lasciando ancora in vita i poveri vecchiarelli che gestiscono la masseria. Perfetto. Queste sono soddisfazioni. Per il resto una serata di questo livello è stata una vera e propria chicca per la scena metal della Capitanata, perchè oltre agli storici Nexxt, la line up ospitava altre due band navigate come i De Puglia Madre di Ascoli Satriano e i Bifrost, che proprio in questi giorni festeggiano gli 8 anni dalla loro nascita. Insomma un parterre de roi, a tutto merito di chi ha voluto credere e dare sostegno ad una piccola realtà autorganizzata come il Foggiapalooza, nata innanzitutto per promuovere la musica underground al di fuori dei consueti circuiti del profitto e dei grandi eventi. Una scommessa che può risultare vincente solo se le band e gli appassionati decidono di seguirci, proponendo e proponendosi in una situazione che vuole essere un punto di partenza e che speriamo sia destinata a crescere.


Ma passiamo al racconto dell'incredibile serata del 17 giugno. I Preti Pedofili aprono alle 10 e le tuniche maledette gli portano via litri e litri di sudore. Non dovrei parlare della mia band in terza persona ma la visione di me stesso che grondo acqua stimolato da una seta acrilica ed infiammabile è abbastanza alienante. Infatti abbiamo suonato come degli alienati. Avevamo promesso un nuovo pezzo di Faust (nostro nuovo ep in uscita nei migliori marciapiedi dal mese di luglio) e non abbiamo mantenuto la promessa, perchè abbiamo iniziato tardi e volevamo lasciare spazio ai nostri ben più importanti ospiti. Però per la prima volta abbiamo suonato di fronte ad un pubblico al Foggiapalooza, e questo ci ha dato grande soddisfazione. Ringraziamo chi ha fatto tardare il soundcheck.


I primi special guest della serata sono i De Puglia Madre, una ditta di demolizioni che nel tempo libero si diletta a sfondare timpani per mezzo di riff devastanti e urla destabilizzanti. Non li avevo mai visti dal vivo. Sono delle bestie. Un cross over serio, come di pochi se ne vedono in giro, messo giù con un sound bello grezzo e con uno screamo vulcanico che ha il coraggio di non nascondere il suo carattere sovversivo e sceglie di utilizzare, sapientemente, l'italiano. Poi saltano come grilli e trascinano in un set che va dritto fino alla fine senza tirare mai il freno, sono meglio del cross over e sono meglio pure dell'hardcore perchè hanno quella cifra di originalità che di solito è carente in questi generi. Un'originalità data dai testi, innanzitutto, e da un suono medioso (dato dall'utilizzo della chitarra baritona in luogo del basso) che si dirige più verso lo stoner, pur infrangendosi nelle scandite ritmiche in quatto quarti.  Il loro demo tape, la Sacra Sindrome, rende bene la furia dei DPM, anche se effettivamente questo progetto ha nella dimensione live la sua principale ragione di esistere. E gli astanti del Foggiapalooza 4 hanno avuto modo e tempo per capirlo.


I Nexxt erano gli headliner della serata. Hanno deciso di anticipare il loro set perchè sono dei grandi. Non solo una band, che ha ricevuto critiche entusiaste dalla stampa musicale di mezza Europa, decide di sporcarsi le mani in realtà underground al limite del dilettantismo, ma lo fa con professionalità, e con stile, regalando ai presenti un concerto di più di un'ora con brani che ripercorrono tutta la loro grandissima carriera, pescati da “Apparent Control” (2004) e “Strength of the rooted one” (2005), ma soprattutto da “Addiced to sin”, uscito nel 2008 per la Hurricane Shiva records, distribuito da Plastic Head, Code7 e Andromeda. In più, ed è grasso che cola, delle cover di lusso che hanno mandato in estasi metallari e non, trattandosi di composizioni di gruppi come Pantera ( "This Love" e "Mouth of War") e Sepultura, con la bellissima "Territory", dedicata alla drammatica situazione della Palestina.


L'esibizione dei Nexxt è stata un evento nell'evento. Il set più lungo delle quattro edizioni del Foggiapalooza, non suonavano a Foggia da tempo ed hanno deciso di dare fiducia all'underground. Non voglio sembrare un lecchino, ma se band di questo livello decidessero di frequentare più spesso le realtà emergenti, tutto l'ambiente musicale crescerebbe, e tutti ne trarrebbero reali benefici. Non smetteremo mai di ringraziare
Cristian Tricarico, Gianluca Soccio, Luciano Beneduce, Michele Speranza, Alessandro Delli Carr, grandi artisti e soprattutto grandi uomini.


Chiude la serata il set degli immarciscibili Bifrost.. Il gruppo formato da Mario de Vito, Alessandro Nespoli, Francesco Dragoni e Francesco De Meo esiste dal 2004, ha all'attivo due concept albums (Ambivalence, 2008, Fehu ,2010) e rappresenta una realtà della storia del Death Metal della Capitanata. In grado di alternare in stile Opeth, riffoni pesanti ad armoniose parti arpeggiate e decantate, si dilettano spesso ad irrobustire le loro composizioni con deliri strumentali funzionali ad esaltare in seguito il potente growl di Mario.Un set raffinato e potente, classico dei Bifrost, che io avevo già avuto modo di apprezzare in altre grandi esibizioni live ma che non avevo mai visto all'opera con il chitarrista Alessandro Nespoli, guitar hero delle nostre parti, il quale impreziosisce con i suoi sapienti assoli le composizioni di un progetto ambizioso e non certo alla portata delle masse. Ma noi ce ne freghiamo delle masse, così come se ne fregano i Bifrost che esistono da 8 anni senza scendere a compromessi con nessuno, fedeli alle loro idee ed esempio di coerenza per i gruppi avvenire.


Ed è con questa foto che vi salutiamo per questa quarta grandissima serata del Foggiapalooza. Loro sono Mauz, bassista degli Anticorpy, e Nicola, bassista dei Preti Pedofili. Stanno davanti alla porta tutta la sera a chiedere un euro a chi entra per pagare l'affitto della sala. Questa foto non vuole dimostrare come vengono trattati da noi i bassisti, ma vuole far capire come il Foggiapalooza è un evento che esiste grazie alla passione e all'abnegazione di ragazze e ragazzi, che decidono di mettere a disposizione il loro tempo per far crescere una realtà culturale nella nostra città. Li troverete sempre li, Mauz e Nicola, davanti alla porta con il loro cartone in mano, a chiedervi un euro, un contributo simbolico per condividere il concetto di autorganizzazione, vero e proprio motore del Foggiapalooza e ci auguriamo di altre realtà affini (a proposito, complimentoni al Woodfourth Festival della Casa del Ciliegio, un evento incredibile e mai visto dalle nostre parti). Fa caldo. Foggiapalooza salta luglio e agosto e ricomincia a settembre con delle novità. Novità che al momento ancora non sappiamo perchè le dobbiamo ancora pensare e decidere, ma che sicuramente ci saranno. Quindi non perdete di vista questo blog, e la nostra pagina facebook. Grazie ancora a tutti voi. A settembre.

martedì 19 giugno 2012

Foggiapalooza 4: i video

Primi estratti video dei set andati in scena al Foggiapalooza 4. Purtroppo non sono di ottima qualità, ma servono più che altro a rendere l'idea di cos'è il Foggiapalooza a chi non vi è mai stato. Ancora un ringraziamento ai Nexxt, ai De Puglia Madre e ai Bifrost per la splendida serata di domenica 17 giugno.

Nexxt



De Puglia Madre